La Leica Oskar Barnak: Le origini del Mito

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nikarlo
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La Leica Oskar Barnak: Le origini del Mito

Messaggio da nikarlo » sab ott 07, 2017 2:16 pm

La Leica Oskar Barnak: Le origini del Mito
La nuova preziosa replica della Leica 0 Prototype 2 si affianca alle riedizioni precedenti

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Leica, a volte, sembrerebbe voler negare il proprio passato, altre invece sembra veramente voler gridare al mondo il proprio attaccamento a quella che è stata la sua meravigliosa ed affascinante storia.
Solms, dopo la replica “Attrappe” (non funzionante) della UR, prodotta molti anni or sono e oggi molto ricercata dai collezionisti, e l'affascinante replica della Leica 0 Prototype1, prodotta nell'anno 2000, nel 2004, in occasione dei centoventicinque anni dalla nascita di Oskar Barnack, ha presentato una ulteriore replica della Leica 0 Prototype 2, realizzata in soli mille esemplari di straordinario fascino e valore storico.
La distinzione tra i due prototipi è facile: rispetto al mirino “aereo” del Prototype 1, il Prototype 2 del 1923 è dotato di mirino di tipo galileiano, che successivamente sarebbe stato adottato sulla Leica I.

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I numeri di matricola della serie di mille esemplari vanno da 3.002.000 a 3.002.999 e, come è consuetudine per gli apparecchi celebrativi, la confezione è decisamente preziosa.
Nel cofanetto di vendita, oltre l'apparecchio, troviamo un DVD con novanta minuti di spezzoni cinematografici di film girati da Oskar Barnack tra il 1914 e 1920 e una sua biografia (in inglese).
Ogni confezione della replica Leica 0 Prototype 2, identificata come “Leica Oskar Barnack”, include anche una fotografia originale scattata da Oskar Barnack, stampata da negativi 24x36mm esposti con la UR- Leica su pellicola Agfa Sistan.
Al momento della prenotazione, necessaria per entrare in possesso del cofanetto, è possibile scegliere una fotografia tra le nove disponibili (in origine erano dieci ma una è ormai esaurita) scattata da Oskar Barnack con la Leica Ur e stampata da negativo originale.
I soggetti sono stati prodotti in tiratura di cento esemplari ciascuno, per il totale di mille repliche celebrative del centoventicinquesimo anniversario della nascita dell'inventore della Leica (1879-2004).
Ogni fotografia è confezionata in una scatola per archiviazione in legno di faggio con particolari attenzioni.
Le stampe bianconero 30x40cm sono montate infatti su passe-partout 40x50cm di 4mm di spessore, incollato con colla non aggressiva, priva di solvente per una conservazione secondo gli standard museali.
Prodotte da un laboratorio fotografico specializzato di Solms, su carta baritata lucida da 300 grammi, le stampe sono numerate e certificate con un logotipo Barnack in rilievo.
Si tratta dell'ennesima appetitosa occasione proposta da Solms non soltanto ai collezionisti ma anche a tutti coloro che vogliono provare l'emozione di scattare impugnando realmente un pezzo di storia.
Le piccole difficoltà operative derivanti dal differente rapporto tra i tempi di esposizione e quanto riportato sul selettore (esattamente come nella replica precedente) potrebbero essere viste come una limitazione ma in realtà rappresentano soltanto il piccolo prezzo da pagare e dopo poco tempo, anzi, queste difficoltà diventano addirittura piacevoli.
Soltanto chi ha potuto assaporare il piacere di stringere tra le mani la precedente replica della Leica 0 è forse in grado di afferrare pienamente il senso di queste parole.
Si tratta di una fotocamera assolutamente storica riproposta oggi esattamente identica all'originale, un pezzo di straordinaria fattura, presentato con l'eleganza che merita e destinato ad un selezionato pubblico di veri appassionati.

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L'apertura del cofanetto libera alle narici odori che riportano veramente indietro nel tempo e su tutti emerge quello del cuoio della meravigliosa borsa pronto.
Ovviamente, trattandosi di una tiratura limitata proposta in una confezione di assoluto prestigio, il costo è commisurato al valore del pezzo che è destinato comunque, come tutte le riedizioni proposte in passato, a rivalutarsi velocemente nel tempo.
Roberto Piero Ottavi, 2005

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